Il pomodoro di Pachino

Il Pomodoro di Pachino è oramai da molti anni apprezzato dai consumatori italiani ed esteri per le sue specifiche caratteristiche qualitative, che lo rendono ben riconoscibile rispetto ad altri prodotti simili sul mercato. Il sapore e la sapidità della polpa, nonché la sua consistenza, sono sicuramente la qualità principale che ne ha decretato il successo. Ma anche altri aspetti, secondari ma non meno decisivi, quali il colore intenso, la croccantezza e la lucentezza della buccia non sono da sottovalutare. Per gli addetti ai lavori, la sua lunga durata post raccolta lo rende particolarmente prezioso, dato che riesce a resistere ai lunghi percorsi giungendo anche dopo molti giorni dalla raccolta sui mercati europei con tutte le sue qualità inalterate. Da qualche anno poi, alcune ricerche scientifiche hanno fornito un ulteriore “valore aggiunto” a questo ortaggio, ovvero una accertato contenuto di antiossidanti e di vitamine, in misura nettamente superiore ad altri promodori analoghi, che hanno catalizzato l’attenzione degli alimentaristi sul pomodoro di Pachino, consigliato da molti esperti come alimento di particolare valore salutistico e nutritivo.
Ma andiamo con ordine. Intanto non tutti sanno che Pachino (provincia di Siracusa) è situato nella estrema punta meridionale della Sicilia orientale, in una zona agricola che nelle epoche passate si era distinta per la produzione di uve da vino di grande qualità. In questa area piuttosto ristretta si verifica un mix di fattori (terreno, luce, temperatura, qualità delle acque di irrigazione) che si ripercuotono positivamente sul prodotto, rendendolo più saporito, più resistente, più attraente, profumato e consistente.
Il legame stretto tra le caratteristiche di questo pomodoro e le peculiarità del territorio di provenienza hanno permesso di istituire il riconoscimento del marchio di qualità IGP (Indicazione Geografica Protetta), ed oggi l’autentico pomodoro di Pachino è tutelato da un apposito marchio distintivo che un Consorzio di tutela si adopera di applicare sulla base di un preciso disciplinare di produzione.
Anche l’elevata quantità di antiossidanti va attribuita al territorio di produzione. Qui infatti l’esposizione prolungata delle piante ai raggi del sole sembra essere all’origine della sintesi del licopene, un antiossidante che recenti studi hanno stabilito avere importanti proprietà antitumorali.
Dal recente rapporto dell'Enea "la radiazione totale al suolo" stimata elaborando le immagini del satellite Meteosat per 1.614 comuni italiani emerge che Pachino è il comune più assolato d'Italia (Mj/mq 6.043).
Il Licopene e' il principale responsabile del colore rosso del pomodoro maturo e di altri pigmenti gialli e rossi caratteristici di alcuni frutti e verdure. Nel pomodoro il Licopene si trova maggiormente nella parte piu' esterna del mesocarpo, dove in seguito alla maturazione del frutto va a sostituire la clorofilla. Inoltre la quantita' di Licopene in tutti i derivati trattati del pomodoro risulta essere molto alta (100-150 mg per Kilo) superando i livelli relativi alla quantita' nei pomodori rossi freschi. Dunque nella preparazione culinaria o industriale la struttura del Licopene e' apparsa molto stabile anche rispetto a quella della vitamina C.
Diversi studi e ricerche hanno evidenziato l’importanza nella dieta, del consumo di frutta e ortaggi al fine di preservare la salute umana e il benessere fisico, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di alcune forme tumorali. Negli ultimi anni una grande attenzione e' stata rivolta al pomodoro e ai suoi derivati in quanto fonti principali di Licopene. Alcuni autori hanno riportato che un consumo abbondante di pomodoro e suoi derivati e' inversamente correlato con il rischio di insorgenza di tumori dell’apparato digerente e della prostata. Inoltre sono stati svolti altri approfondimenti riguardo agli effetti benefici del Licopene sia nell’ambito delle malattie infettive, sia nei disturbi dermatologici.