L’allarme che i dirigenti del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino Igp avevano già sollevato qualche mese fa sembra destinato a diventare realtà. Nell’ottica di razionalizzare e contenere la spesa l’Assessorato Regionale all’Agricoltura guidato da Antonello Cracolici ha dato disposizioni di chiudere la sede della condotta agraria di Pachino, che, insieme ad Avola e Portopalo avrà sede dell’Ufficio intercomunale dell’Agricoltura del comune di Noto.
“Si tratta di un grave danno per l’agricoltura della zona sud e per quella pachinese in particolare- spiega il Presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato-. Da una parte ci è riconosciuta una vocazione all’agricoltura di qualità, in cui Pachino certamente esprime una leadership soprattutto per il pomodoro e il vino; dall’altra parte però chi lavora in questo comparto vede acuirsi le difficoltà legate non solo a dinamiche di scenario, come l’andamento economico dei mercati, ma anche a questioni burocratiche, come in questo caso”.
“La chiusura della condotta agraria a Pachino- aggiunge il Vicepresidente Salvatore Dell’Arte- rappresenta un paradosso. Ci sono centinaia di produttori che più volte a settimana si recano nell’ufficio per il disbrigo pratiche e per avere informazioni. Spostarsi a Noto con questa frequenza non è solo un costo economico, ma rappresenta soprattutto un aggravio in termini di tempo ed energie, che i produttori non hanno bisogno di distogliere dal loro lavoro, già molto oneroso”.
L’appello del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino Igp si unisce a quello dei singoli produttori, già in fermento, e ai dirigenti delle numerose aziende e cooperative disseminate sul territorio pachinese. “Chiediamo ai politici- aggiunge Salvatore Dell’Arte- di farsi carico di questa difficoltà e intervenire immediatamente per scongiurare la chiusura della condotta agraria a Pachino. Il territorio non merita di subire un ulteriore sopruso come questo.”