Il borgo marinaro di Marzamemi è stata l’affascinante cornice alla settima edizione della Festa del Pomodoro promossa dal Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino Igp, confermando la volontà di saldare le eccellenze enogastronomiche con quelle paesaggistiche e turistiche del territorio. Sport, musica, spettacolo, cabaret, arte: tanti gli eventi che la festa, svoltasi dal 4 al 9 agosto 2015, ha proposto durante le serate della manifestazione, ampliando sempre più la fascia d’interesse a cui si rivolge.
“La nostra festa- spiega la responsabile della manifestazione Maria Impera- è nata come segno tangibile dell’opera del Consorzio Igp sul territorio e dell’importanza per il comparto economico del prodotto che rappresentiamo; ma sempre più negli anni ha trovato consensi e suscitato interesse non solo tra i produttori, ma anche tra i turisti, grandi e piccini. Per questo di anno in anno la festa si arricchisce di nuove sezioni tematiche che possano rafforzarne l’impatto sul territorio”.
La festa, che quest’anno ha previsto anche una giornata dedicata ai bambini domenica 9 agosto, ha premiato le migliori opere dell’estemporanea di pittura, organizzata per il terzo anno consecutivo con grande partecipazione. Ad aggiudicarsi i primi tre posti Emanuele Montanucci, Perticone Giacomo e Maimonte Rita; il premio “Fortuna” è andato a Michela Grasso. Il contest musicale “Note rosse”, invece, ha premiato le band “La gabbia di Maila”, “The Ibleates” e “Io e mio fratello”.
“Siamo soddisfatti dello svolgimento della festa, che sempre più diventa la testimonianza dell’incidenza del marchio Igp sul territorio- spiega il presidente del Consorzio Sebastiano Fortunato-. Il nostro pomodoro è tra i più celebri al mondo per il suo gusto inimitabile e il marchio Igp rappresenta il valore aggiunto che dà a Pachino la possibilità economica di fare conoscere anche gli altri prodotti. Per questo ci impegniamo a veicolare, con varietà di linguaggi e di canali, il messaggio su cui si fonda la vocazione agricola del territorio: il pomodoro di Pachino è unico per le caratteristiche del territorio. Qui abbiamo investito come imprenditori e qui vogliamo continuare a crescere. Ma ci serve l’appoggio convinto degli altri partner del territorio, sia in termini economici, che di sostegno pratico, logistico, amministrativo. Mancare questa occasione vorrebbe dire voler creare un forte danno al territorio”.